Sezione del Tempio della Pace
La denominazione Templum Pacis, nota dalle fonti antiche, ne riflette la diversità progettuale e planimetrica rispetto agli altri Fori di committenza imperiale, e ne sottolinea il carattere sacro.
A pianta quadrangolare ed orientato in senso nordovest-sudest, esso era delimitato da alte mura in opera quadrata di blocchi di peperino, con ingresso monumentale decorato da colonne in marmo africano di m 1.30 di diametro sul lato nordovest, rivolto verso il Foro di Augusto, e con porticati sopraelevati con colonne in granito rosa e capitelli corinzi in marmo bianco sugli altri tre lati. Sul portico del lato di fondo si apriva al centro l’aula di culto dedicata alla Pace, affiancata da alcuni ambienti.
Durante gli scavi archeologici sono stati recuperati 52 frammenti di un labrum (vasca circolare) in porfido rosso di età severiana, spezzati volontariamente per essere reimpiegati in un muro altomedioevale. La vasca, del diametro di 3,5 metri, aveva il labbro estroflesso decorato da un kyma ionico schematizzato, il profilo carenato e concavo ed il fondo piatto ombelicato; resta un frammento di una delle due anse con serpenti intrecciati.
Nella sala museale dedicata al Templum Pacis, è presenta la ricomposizione del labrum in porfido realizzata attraverso l’impiego dei frammenti più significativi emersi dagli scavi. Inoltre, sono esposti frammenti di basamenti di statue con iscrizioni in greco, oltre ad una testa bronzea rappresentante il filosofo Crisippo.