I prodotti della terra nell’arte
Iniziativa didattica nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio.
La vite nella cultura: dalla pianta al motivo decorativo, a cura di Maria Paola del Moro e Giulia Foscolo
Il percorso, dedicato ai frutti e ai cereali e alle loro rappresentazioni nell’arte, parte dall’analisi dei rilievi provenienti dal Foro di Cesare ed esposti nelle tabernae del matroneo, per presentare il ruolo svolto da questi alimenti nella dieta e nella cultura dei Romani. Successivamente la visita si sposterà nella suggestiva cisterna seicentesca del convento di Santa Caterina da Siena, da poco aperta per la prima volta al pubblico dopo i complessi lavori di risanamento e restauro e di allestimento della collezione Dressel, composta dalle anfore da trasporto romane scoperte alla fine dell’Ottocento da Heinrich Dressel nella zona di Castro Pretorio e da lui studiate e utilizzate come base per la sua famosa tavola tipologica.
Nella visita ci si soffermerà sulle anfore destinate al trasporto dei cereali: se ne analizzeranno le forme e le provenienze dalle province dell’impero famose per la loro produzione, ricostruendo gli itinerari commerciali ed evidenziando i punti di contatto e di diversità con il sistema di importazione ed esportazione attuale.
Nell’ultima parte del percorso gli abiti e gli accessori esposti nella mostra L’eleganza del cibo, facente parte delle iniziative culturali legate all’EXPO 2015 ed ospitata nel Museo, offriranno un ricco supporto visivo al racconto del valore simbolico dei frutti e del grano nel tempo. Oltre ai vestiti con decorazioni di frutta allestiti nelle tabernae e lungo il corridoio del matroneo a valle e alla creazione Bread Dress della Maison Gattinoni esposta nella Grande Aula, va citato l’abito di Odile Orsi e Fabrizio Talia per la rappresentazione del melograno, uno dei più antichi alberi da frutto coltivati che, insieme al melo cotogno e alla vite, in età classica aveva una doppia valenza, legata alternativamente alla fertilità e alla sfera funeraria. Verrà inoltre dato rilievo al fico, colorato motivo decorativo sull’abito di Ken Scott ma frutto denso di significati nel mondo antico, dove il ficus ruminalis era legato alla fondazione di Roma ed era simbolo di abbondanza e di fortuna.
Il confronto guidato tra le opere di età romana conservate nel museo e le creazioni di arte e moda contemporanea esposte temporaneamente ha quindi, come obiettivo, la dimostrazione della continuità del valore del cibo come nutrimento del corpo e dell’anima e dell’eternità dell’arte.
Informazioni
Sabato 19 settembre ore 17:00
Visita ed ingresso gratuiti
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Numero massimo di partecipanti 25/30
Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
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