Lo sbancamento della Velia nel 1932 e la mostra 1932, l’elefante e il colle perduto
Nella conferenza che apre il nuovo ciclo de I martedì da Traiano i curatori dell’esposizione 1932, l’elefante e il colle perduto illustrano il proprio lavoro
Il perché della mostra, come è stato definito il percorso allestitivo e come sono stati scelti gli oggetti da esporre, fino alle nuove acquisizioni che le ricerche condotte in questa occasione hanno prodotto, senza dimenticare i molteplici aspetti legati alla comunicazione e alla didattica.
La mostra prende le mosse dal restauro di un reperto paleontologico che era assurto a grande notorietà all’epoca della scoperta, nel 1932, per poi rimanere celato al pubblico e agli studiosi per oltre ottanta anni: il cranio e la difesa (zanna) sinistra di elefante antico - Elephas (Palaeoloxodon) Antiquus - rinvenuto alla base della collina Velia nel corso degli sbancamenti effettuati per realizzare via dell’Impero, l’odierna Via dei Fori Imperiali.
Solo nel 2021, in previsione della mostra La scienza a Roma. Passato, presente e futuro di una Città tenutasi al Palazzo delle Esposizioni di Roma, i resti dell’elefante sono stati restaurati ed esposti al pubblico.
Dopo questa occasione era necessario proporre un inquadramento della scoperta dell’elefante all’interno della lunga storia della Velia, con una mostra che ne raccontasse le diverse fasi di occupazione dall’antichità ai tempi moderni. Tale progetto si è concretizzato con la mostra in corso, che presenta materiali archeologici, storico-artistici e di archivio tutti di pertinenza della Sovrintendenza Capitolina, che detiene il patrimonio proveniente dalla distruzione di questa sfortunata collina.
Nicoletta Bernacchio è Curatore Storico dell’Arte della Sovrintendenza Capitolina presso l’Ufficio Fori Imperiali, con l’incarico della Promozione e Valorizzazione dei Beni Archeologici e Artistici di Età Medievale e Moderna del complesso monumentale. Laureata e specializzata in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Sapienza di Roma, ha qui conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte. È autrice di studi sul patrimonio artistico e architettonico di epoca post-antica dell’area dei Fori Imperiali. È co-curatrice di alcune mostre dedicate a queste fasi storiche e allestite nel Museo dei Fori Imperiali: I Fori dopo i Fori (2017); Napoleone e il mito di Roma (2021); 1932, l’elefante e il colle perduto (2022).
Isabella Damiani dottore di Ricerca in Archeologia (Preistoria) è responsabile dal 2019 del Servizio coordinamento e gestione tecnico-scientifica dei servizi museali nei musei archeologici.
Tra le diverse attività svolte presso la Sovrintendenza Capitolina, è co-curatrice di alcune mostre a carattere archeologico realizzate dalla Direzione Musei Archeologici/Musei Civici ai Musei Capitolini e nel Musei dei Fori imperiali: La Roma dei Re. Il racconto dell’archeologia (2018), 1932, l’elefante e il colle perduto (2022), Cursus Honorum. Il governo di Roma prima di Cesare (2022), La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia (2023).
Stefania Fogagnolo, archeologa, si è laureata e specializzata in Topografia di Roma e dell’Italia Antica presso l’Università Sapienza di Roma, dove ha anche conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Archeologia. Dopo una lunga attività di scavi archeologici di emergenza e di ricerca, in particolare nell’area del centro storico di Roma, da alcuni anni lavora in Sovrintendenza Capitolina presso l’Ufficio dei Mercati di Traiano-Fori Imperiali, per il quale ha seguito lo scavo di Via Alessandrina e di Largo Corrado Ricci. È autrice di diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative. È co-curatrice della mostra allestita nel Museo dei Fori Imperiali: 1932, l’elefante e il colle perduto (2022).
Massimiliano Munzi curatore Beni Culturali della Sovrintendenza Capitolina, è responsabile del Servizio Coordinamento e Gestione tecnico-scientifica delle attività di valorizzazione nei Musei archeologici nell’ambito della Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Laureatosi all’Università Sapienza di Roma, ha qui conseguito il Dottorato di Ricerca in Archeologia Classica, specializzandosi presso l’Università degli Studi di Pisa. Ha condotto scavi e ricognizioni archeologiche in Italia, Giordania e Libia. Autore di testi su scavi, ricognizioni archeologiche, epigrafia, numismatica, storia dell’archeologia, archeologia dei conflitti, è co-curatore delle mostre Napoleone e il mito di Roma (2021); 1932, l’elefante e il colle perduto (2022); Domiziano imperatore. Odio e amore (2022).
Valentina Musella, archeologa, si è laureata e specializzata in Archeologia fenicio punica presso l’Università Sapienza di Roma. Ha seguito diverse campagne di scavo in Sicilia e a Roma ed è autrice di alcune pubblicazioni scientifiche. Attualmente lavora presso l’Ufficio dei Mercati di Traiano-Fori Imperiali della Sovrintendenza Capitolina.
Alla conferenza segue una visita alla mostra 1932, l’elefante e il colle perduto
La conferenza viene registrata e messa online sulla pagina FB dei Mercati di Traiano la settimana successiva
Informazioni
Il 24 gennaio alle 15.30, durata 90' (1 ora conferenza + 30' visita alla mostra)
Partecipazione con il biglietto d'ingresso secondo tariffazione vigente
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni 9.00-19.00)
Massimo 30 partecipanti
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