Museo online

Appuntamenti speciali grazie ai quali visitare il museo da casa e approfondirne la storia e il patrimonio. Si tratta di tour virtuali e videoracconti arricchiti da testimonianze audio e immagini per raccontare il museo e i suoi capolavori.

Sezione del Foro di Augusto

VIDEO DI PRESENTAZIONE

TOUR VIRTUALE

Il tour virtuale dei Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali, accessibile da tutti i device, offre un viaggio alla scoperta della bellezza del patrimonio attraverso un’esperienza digital che supera i limiti spaziali nella quasi totalità dello spazio museale. Grazie ai comandi appositi è possibile spostarsi virtualmente all’interno del museo, leggere i pannelli esplicativi delle sale e delle opere, zoomare e ruotare a 360° le immagini, scorrere gallerie fotografiche e video e godere di altri contenuti di contesto. La sezione Da non perdere, che contiene un pratico elenco visuale di opere o sale selezionate, rappresenta uno strumento utile per chi non conosce il museo e lo visita per la prima volta: cliccando su "Terrazza panoramica" per esempio, l’utente è trasportato virtualmente nella terrazza affacciata sui Fori Imperiali per godere di una vista di insieme dei Mercati di Traiano. Il tour è inoltre arricchito da mappe intelligenti che seguono il visitatore mentre passa da una stanza all’altra, segnalando sale o opere non ancora visualizzate.Infine, grazie a droni di ultima generazione, è possibile spiccare il volo e vedere sale e opere dall’alto, godendo di un'ulteriore e inedita prospettiva di visita.

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I FORI IMPERIALI

Conosciamo i Fori Imperiali, i cui reperti principali sono esposti nelle sale del Museo.

Il Foro di Cesare
In una lettera all’amico Attico, Cicerone lo informa di aver ricevuto incarico di acquistare i terreni necessari alla costruzione di un nuovo Foro. Il committente è Giulio Cesare, e il costo preventivato, inizialmente stimato in 60 milioni di sesterzi, lieviterà fino a toccare i 100. Siamo nel 54 a.C., e Cesare, impegnato nella campagna gallica, come tanti suoi predecessori decide di eternare il proprio nome legandolo alla realizzazione di un complesso monumentale. Nascerà così il Foro di Cesare, centro di potere e glorificazione dinastica che finirà con l’inaugurare la tradizione dei Fori Imperiali.

Foro di Cesare. Rilievi con Amorini
Nella decorazione del Tempio di Venere Genitrice erano presenti pannelli scolpiti con Amorini (raffigurati come fanciulli alati del dio Eros, figlio di Venere), in vari schemi decorativi. I pannelli erano collocati sia sui muri esterni della cella del tempio, sia all'interno di essa.

Il Foro di Augusto
“Su suolo privato costruii il Tempio di Marte Ultore e il Foro di Augusto col bottino di guerra.” Con queste poche parole, nel sunto autobiografico delle Res Gestae, Augusto menzionava la realizzazione di uno dei complessi monumentali più significativi per la nascita dell’ideologia del potere imperiale nell’antica Roma.

Foro di Augusto. Attico dei Portici
I portici laterali della piazza del Foro di Augusto presentavano un attico decorato con Cariatidi, tra le quali erano clipei (scudi), recanti al centro teste di Giove Ammone, e con incorniciature variamente decorate.

Foro di Augusto. Facciata e Attico dei Portici
La facciata dei portici laterali della piazza presentava fusti di colonne in marmo giallo antico e una trabeazione con fregio decorato da girali vegetali verso l'esterno e da un motivo con palmette verso l'interno. Sopra le colonne era un attico decorato con Cariatidi, tra le quali erano clipei (scudi) recanti al centro teste di Giove Ammone e con incorniciature variamente decorate.

Foro di Augusto. Portici ed Esedre
I portici sui lati della piazza erano decorati da una galleria di statue, presenti sia su basamenti disposti davanti alle colonne della facciata, sia nelle nicchie aperte all'interno sul muro di fondo; altre nicchie si aprivano sul muro di fondo dell'esedra. Delle iscrizioni descrivevano i personaggi raffigurati, appartenenti alla storia di Roma.

Foro di Augusto. Sala del Colosso
Ad una delle estremità del portico settentrionale del Foro, si apriva una sala di altezza maggiore, nella quale era ospitata la colossale statua raffigurante il Genio dell'imperatore Augusto, alta circa 12 m, della quale si conservano frammenti delle mani e di un avambraccio. La parete retrostante era rivestita da lastre di marmo bianco sulle quali era dipinto un tendaggio che faceva da sfondo alla scultura, mentre le pareti laterali erano decorate da un ordine di lesene con fregio di fanciulle e ghirlande.

Foro di Augusto. Tempio di Marte Ultore
Le pareti interne della cella del tempio erano decorate da due ordini di colonne, a cui corrispondevano lesene sulle pareti, con fusti in marmo pavonazzetto, capitelli con Pegasi (cavalli alati) e basi delle colonne decorate.

Il Foro della Pace
Esplorare il Foro della Pace in compagnia dell'imperatore Vespasiano, che lo fece realizzare tra il 71 e il 75 d.C.

Tempio della Pace. Sculture e Arredi
L'area scoperta, sistemata a giardino e i portici, ospitavano numerose sculture, i cui basamenti riportavano il nome dello scultore in caratteri greci. Un grande labrum (vasca) in porfido si trovava nel portico di ingresso.

Foro di Nerva
Penultimo nella serie dei Fori Imperiali, il Foro di Nerva venne iniziato dall'imperatore Domiziano e, dopo la morte di quest'ultimo, completato dal successore Nerva. La ristrettezza degli spazi - il foro è situato tra il Foro di Augusto e il Tempio della Pace - comportò l'adozione di soluzioni architettoniche particolari.

Foro di Nerva. Attico dei Portici
L'ordine di colonne che decorava i muri di recinzione del Foro presentava un attico ornato da rilievi con figure femminili. Il fregio del Tempio di Minerva era occupato sulla fronte dall'iscrizione di dedica e sui lati da una decorazione con bucrani (crani di bue) e strumenti sacrificali.

MERCATI DI TRAIANO

Un percorso virtuale nel museo per illustrarne la storia e fornire approfondimenti sulla struttura.

Viaggio Virtuale nella Grande Aula
Sulla base dei rilievi archeologici eseguiti negli anni passati è stato realizzato in CAD un modello tridimensionale analitico della parte superiore del complesso architettonico dei Mercati Traianei, relativa agli edifici della Grande Aula e del Corpo Centrale, comprensivo di tutti gli ambienti interni (oltre un centinaio) e degli elementi architettonici significativi. Le varie parti del modello sono strutturate in livelli (layer) che consentono di evidenziare due macrofasi fondamentali, visualizzabili in alternativa: lo stato attuale dell'edificio, comprensivo dei resti postantichi salvaguardati dalle demolizioni del 1930, e la ricostruzione dello stato originario che è il risultato di studi e ricerche recenti. Il modello è stato quindi rivestito da texture che imitano in modo realistico i materiali antichi e al suo interno sono state girate delle animazioni.

Mercati di Traiano. Via Biberatica
Dalle finestre di questa sala si ammira il panorama sui Fori Imperiali, che rappresenta tuttavia una visione moderna: in età antica la vista era chiusa dagli ambienti oggi scomparsi sul lato opposto della via Biberatica, collegati all'edificio in cui ci troviamo da un arcone. In epoca successiva sulle aree dei Fori venne realizzato un quartiere, demolito solo negli anni '30 del Novecento.

SALA DELLE ANFORE

Dopo complessi lavori di restauro è stata allestita in una antica cisterna una straordinaria esposizione di anfore.

Dressel e le anfore
Un suggestivo ambiente, situato al livello dell'ingresso del Museo che ospitava un'antica cisterna post-antica, è stato restaurato per esporre una una straordinaria collezione di anfore.
La cisterna seicentesca fu realizzata ad uso del convento di Santa Caterina occupando parte di una struttura di epoca romana. Il magico ambiente, con i pozzi da cui oggi piove la luce dall’alto, è stato risanato e reso visitabile. Al suo interno sono stati esposti 128 esemplari di anfore da trasporto romane, intere e quasi intere, scelte tra gli oltre 300 che erano stati qui depositati, tutti restaurati o ripuliti. Questa straordinaria collezione, con le diverse forme di anfore custodite, molte delle quali conservano bolli, graffiti e inscrizioni dipinte, consente di offrire una sintesi della storia dei commerci nell’impero romano. Questo è il video che introduce all'esposizione, raccontando la storia di Heinrich Dressel e delle anfore da lui rinvenute e studiate alla fine dell’Ottocento a Castro Pretorio.